Dopo decenni di limitazioni, caro-energia ha, finalmente, aperto la strada alla libera installazione di vetrate con infissi scorrevoli.
Oggi, possono essere installate senza alcun tipo di veto.
Il nuovo emendamento per l’edilizia libera prevede la possibilità di chiudere balconi e verande senza vincoli e richiesta di permessi: assente qualsivoglia titolo abilitativo richiesto dalla precedente legislazione in materia; eliminate autorizzazioni comunali, progettazioni e collaudi per la loro, corretta e valida installazione e quant’altro previsto e sancito prima del mese di settembre di quest’anno, a corredo del perimetro legislativo di riferimento.
L’installazione della verande non è più configurato come “abuso” e non è prevista la rituale pregressa autorizzazione, condizione identificativa dei riflessi, anche di natura penale, oggi totalmente abiurati.
Questo quanto in sintesi disposto in emendamento nell’articolo 33-quater del DDL di conversione del numero 115/2022, recentemente approvato dal Senato, che introduce un’importante modifica al disposto contenuto nel comma 1 dell’art. 6 del Testo unico Edilizia.
Principale motivazione apposta a sostegno argomentativo del veto della precedente disciplina era la questione della volumetria dell’abitazione, limitazione, si badi bene, che sussiste ancora, ma solo nella misura in cui si intenda attuare un cambio di destinazione d’uso dello spazio lambito dalle vetrate, che deve, pertanto, sostanzialmente, rimanere inalterato dal punto di vista catastale e planimetrico.
In pratica il balcone lambito dalle vetrate non dovrà essere considerata una superficie abitabile.
E’ pur vero che fino alla nuova disciplina la possibilità di installare vetrate era prevista ma la liceità della stessa era ravvisabile solo nel caso di installazione di vetrate frangivento, che in quanto sprovviste di serramenti e di infissi, arginavano il problema senza che si incorresse in alcun tipo di illecito.
Lo scopo della norma, oggi, è quello di coibentare gli ambienti e proteggerne gli spazi dalle variazioni climatiche sia d’inverno che d’estate.
Sul punto il corrente, citato, dispositivo, precisa, tra l’altro, come testualmente, di seguito riportato che l’innovazione ha lo scopo di: “favorire una naturale micro-areazione, che consenta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici e ridurre al minimo l’impatto visivo. “
In precedenza era prevista la possibilità di installare le vetrate solo attraverso una specifica concessione edilizia, oggi non più richiesta.
L’obbligo permane solo nei casi in cui si voglia ampliare la volumetria dell’immobile.
La nuova, ricorrente formula identificativa della libera e lecita accessibilità di installazione delle vetrate, nota con l’acronimo di VEPA, vetrate panoramiche amovibili, permette di poter arginare il pregresso limite legislativo a condizione che le stesse:
– non generino nuova volumetria;
– siano facilmente rimovibili;
– consentano aereazione e salubrità degli spazi;
– siano di materiale trasparente, ma non di vetro.
Speriamo che ora non inizi una nuova speculazione sulla spesa necessaria alla loro installazione, da non escludere in questo tempo di magra.
di Angela Gerarda Fasulo