XXII edizione del “LETTERATURE Festival Internazionale di Roma”

Dal 3 al 13 luglio 2023 si è tenuta la storica manifestazione dell’Estate Romana: “LETTERATURE Festival Internazionale di Roma”. Lo Stadio Palatino, all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, è stato ancora una volta lo straordinario scenario del Festival, con un format di cinque serate: 3, 5, 9, 11 e 13 luglio.

Il titolo scelto è La memoria del mondo, in omaggio all’opera di Italo Calvino del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. La memoria del mondo, una narrazione contemporanea sull’origine dell’universo, lancia una molteplicità di visioni e di futuro e pone una riflessione sulla trasmissione del sapere e il racconto della letteratura. La ventiduesima edizione del Festival si è avvalsa del patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Italo Calvino e del Laboratorio Calvino.

Quest’anno il racconto del Festival è passato anche attraverso un’immagine che porta la firma dell’illustratrice Laura Riccioli. Una giovane donna vestita con un abito variopinto prende slancio dalle rovine del Palatino arrivando quasi a toccare la Luna, con la leggerezza e l’aspirazione al futuro presenti nell’idea di mondo dello scrittore.

Il format delle serate ha previsto letture di testi letterari inediti nei quali autrici e autori del panorama internazionale declineranno il tema in una suggestiva commistione di parole, immagini e suoni.

Ad aprire la prima serata di lunedì 3 luglio è stato l’attore Luigi Lo Cascio con la lettura del racconto “La memoria del mondo” di Calvino. Gli autori invitati a leggere un inedito sono stati lo scrittore, poeta e saggista basco Fernando Aramburu, vincitore del Premio de la Crítica 2016, del Premio Nacional de Narrativa 2017 e del Premio Strega Europeo 2018, e la scrittrice statunitense d’origine giapponese Julie Otsuka, finalista al National Book Award 2011 e vincitrice del PEN/Faulkner Award for Fiction e del Prix Femina Étranger 2012. Ha chiuso la serata lo scrittore francese Jean-Baptiste Del Amo, vincitore del Prix Goncourt du Premier Roman 2008 e del Prix du Roman Fnac 2021.

Il secondo appuntamento di mercoledì 5 luglio ha visto la partecipazione della scrittrice pluripremiata canadese Margaret Atwood, due volte vincitrice del Booker Prize, più volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura, voce tra le più importanti della narrativa e della poesia canadesi, dello scrittore Premio Strega Paolo Giordano e della scrittrice e saggista messicana due volte finalista al National Book Critics Circle Award e al Kirkus Prize Valeria Luiselli, che con le sue opere ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali come il Rathbone Folio Prize 2020 e il Dublin Award 2021.

La terza serata di domenica 9 luglio ha ospitato il vincitore o la vincitrice del Premio Strega 2023, la scrittrice britannica Jeanette Winterson, vincitrice del Whitbread Prize, e lo scrittore turco Burhan Sönmez, presidente del Pen International, vincitore del Václav Havel Library Award e finalista al Premio Strega Europeo 2023. Chiuderà la scrittrice e giornalista tedesca di origine ucraina vincitrice del Premio Strega Europeo 2015 e dello Schubart-Literaturpreis Katja Petrowskaja.

I protagonisti di martedì 11 luglio sono stati il giovane Bernardo Zannoni, vincitore del Premio Campiello 2022 e Bagutta Opera Prima 2022, e il poeta ed editore inglese Sam Riviere. La serata si è conclusa con la partecipazione dello scrittore statunitense William T. Vollmann, vincitore del National Book Award 2005, figura di spicco della letteratura americana degli ultimi trent’anni.

L’ultimo appuntamento di giovedì 13 luglio ha visto salire sul palco del Palatino il romanziere e accademico francese David Diop, vincitore del Prix Goncourt des lycéens, del Prix Kourouma, del Premio Strega Europeo 2019, del Los Angeles Times Book Prize for Fiction e, primo francofono, dell’International Booker Prize. A seguire lo scrittore il Premio Strega Nicola Lagioia e la scrittrice di origine etiope Maaza Mengiste, vincitrice del Premio The Bridge 2019 per la Narrativa e finalista al Booker Prize 2020.

di Eleonora Marino