È giunta alla sua XXIII^ edizione la Festa dell’Olio e del Vino Novello di Vignanello, la storica manifestazione che celebra i due tipici prodotti della Tuscia viterbese nel momento della loro massima gioventù e freschezza. Per due fine settimana, dal 10 al 12 novembre e dal 17 al 19 Novembre, il suggestivo borgo della Tuscia viterbese si è tinto dei sapori e colori brillanti del vino e dell’olio, con un ricco programma dedicato alla scoperta del territorio: dagli itinerari del gusto, con appuntamenti condotti da esperti del settore, alla rievocazione di antichi mestieri, cortei in costume e spettacoli di musici e sbandieratori, oltre a visite guidate nei luoghi più caratteristici del paese.
“La nostra festa – ha spiegato Marcello Lagrimanti, presidente della Pro Loco di Vignanello – è l’occasione più consona per festeggiare la nuova stagione del Vino e dell’Olio, che in questo periodo dell’anno si esprimono al meglio. L’idea che è alla base di quello che oramai consideriamo un vero e proprio evento-spettacolo, è la creazione di un percorso nato sia per esaltare le nostre tradizioni folkloristiche ed enogastronomiche, sia per far conoscere i luoghi storici della nostra comunità. Il tutto con l’obiettivo di far immergere i visitatori in un angolo di storia, una sorta di macchina del tempo dove rivivere tanto i mestieri perduti e le manualità dimenticate quanto spettacoli e sport dell’antico passato rinascimentale”.
Ogni giorno, ad intervalli regolari, le visite guidate hanno accompagnato i visitatori all’interno del Castello Ruspoli, nella Vignanello Sotterranea con i suoi caratteristici ”Connutti” e alla scoperta della Barocca Chiesa Collegiata.
Gli itinerari dei sapori sono stati invece articolati all’interno di oleifici e cantine, dove è stato possibile degustare, acquistare ed esplorare da vicino l’affascinante mondo della produzione e trasformazione dell’olio e i segreti del vino novello: tra le tappe toccate gli uliveti, il Frantoio Cioccolini e le storiche cantine scavate nel tufo. Presso la sala consiliare del Comune di Vignanello è stato proposto un percorso guidato per i primi approcci e la conoscenza del vino e dell’olio.
Nel corso dei sei giorni della Festa, i ristoranti e le cantine del luogo hanno offerto un ventaglio di menu a tema, all’insegna della migliore tradizione vignanellese, molti dei quali ispirati all’antico ricettario di Nonna Angelina (divenuto un “classico” grazie al saggio di Paolo Andreocci): da segnalare gli gnocchi fatti a mano “co’ a grattacacio”, lo spezzatino con le olive nere del luogo, i “crucchi” e il “pamparito”, pane locale a forma di maritozzo con un pugno di anice, il tutto accompagnato con il vino delle cantine del territorio. Per l’occasione sono state allestite anche quattro taverne – le Segrete del Castello Ruspoli, la Taberna Julianellum, la Cantina 1983 del comitato festeggiamenti S.Biagio e S.Giacinta e la Cantina Nuovi Angeli Custodi – in cui è stato possibile gustare i piatti caratteristici della migliore tradizione vignanellese.
È stato presente anche un mercatino dell’artigianato, che ha visto i produttori locali presentare i propri prodotti, non solo enogastronomici. Nel corso delle giornate di festa si sono svolti spettacoli itineranti e cortei storici in costume, adibiti ad animare le vie del paese immergendolo in un’atmosfera prettamente rinascimentale e, novità di questa edizione, anche concerti serali musicali in piazza.
di Eleonora Marino